La grotta si apre a quota 1835 s.l.m.
con due ingressi distanziati di pochi metri, quello siglato porta in un
vano di discrete dimensioni dal fondo franoso che, superando una strettoia,
conduce sotto l'altro ingresso e su una frattura arrampicabile profonda
una dozzina di metri.
Il fondo della frattura è impercorribile,
quindi si traversa circa a metà altezza e ci si ritrova in un altro
piccolo ambiente posto al di sotto della frana del vano d'ingresso.
Si scende un piccolo pozzetto arrampicabile
e quindi si risale penetrando lateralmente in un pozzo-frattura profondo
15 metri armato con 2 fix (tiro unico).
Alla base della frattura (orientamento
NW-SE) si può proseguire verso W per pochi metri fino all'orlo di
uno strettissimo sprofondamento dove i sassi rotolano per almeno 10 metri.
Andando verso E si entra in una frattura
con orientamento E-W le cui pareti convergono dopo qualche metro, lasciando
un solo stretto passaggio reso percorribile tramite disostruzione (strettoia
Capitan Harlock).
Oltre la strettoia ci si ritrova in cima
ad un P20 leggermente inclinato: sostanzialmente si tratta di un'ennesima
frattura (parallela al P15) lunga 14 metri con larghezza massima di circa
2 e fondo ricoperto da materiale di frana con l'eccezione di una strettissima
fessura lunga un paio di metri e profonda 4 o 5.
L'aria che percorre tutta la cavità
si perde tra i massi alla base del pozzo e ci vorrà molta determinazione
per riuscire a crearsi un passaggio che permetta di seguirla.
Per attrezzare la cavità occorrono
5 piastrine con relativi moschettoni, una corda da 20 metri e una da 30.  |